Poesia
(Sara)
Mostri spettrali nella chiesa campestre cantano
e uniti per mano formando un cerchio ballano.
Biancastre e gelide dita si stringono forte
urlando contro la cupola a botte “ morte” .
E neri rami all’ esterno gridano contro il cupo cielo
Li pare sentire un piccolo e grigio omicciolo lontano
e allora lui poggia la mano sul suo piccino orecchio… Turbano,
ma a lui paiono dolci melodie canterine
perciò si lascia trascinare da queste putrificanti latrine.
E neri rami all’ esterno gridano contro il cupo cielo
Poggia il suo leggier piedin il buon omicciolo, piano,
ed ecco lo accoglie un nero ma sveglio sagrestano
che gli dice “ prego gentil signor, non indugiate ad entrar”
...
[Continua]
paffy
- 08/07/2008 23:39:08
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