Il vento
Sibila il vento
scultore d'argilla,
avido di terre
e armato di flutti,
ora incede ora arretra.
Scuro nei tratti, il mare al crepuscolo
si culla in quei baci di soffio.
Arcua gli steli
verdi, s'un colle
tiepido di luce bianca.
Arpeggia su un lungo crine di dama,
ne accarezza le curve,
ne scopre audace le forme,
la culla con i suoi baci di soffio.
In una notte di vento d'estate.
L.L.