Semmai i passi tuoi
continuano a venire verso i miei giorni,
io copro le foglie cadute di ogni sera
con labbre, baci, e voci,
che accendono la angoscia.
Semmai una notte fra i tuoi seni soffia un angelo
il suo fiato siderale e ti convinci,
ti sogno interminabili tempeste
che battono la loro furia sulle porte,
fulmini e segni che si accendono
come occhi telluriche dietro la tua finestra.
Ti penso brocce di smeraldo
nei pozzi profondi della mia bocca,
ed una canzone di sale, e sole, e di olive,
con cui battezzare la tue pelle in ogni piega.
Semmai i passi tuoi
continuano a venire verso i miei giorni,
cercami ai piedi dei pini piangienti
che sono cresciuti nelle valli della spera.
Racoglio gocce di te sulla mia pelle:
Lontano, il tuo silenzio piove
sopra la mia sete di secoli.