Quello che vedo

Giochi di parole
nei trent’anni
iniziali
di uno che muore.
E nel pieno
capire
e nel pieno
sapere
è stile di vita
e gli altri a vedere.
Di sogni confusi
un recente passato
di speranze sperate
un probabile futuro
ed ora l’ignoto
da qui a venire
nell’ipotesi attesa
che non s’arrivi
tardi al morire.
Tra alberi e boschi
tra il verde natura
ancora più in alto
oltre ogni paura
ancora più su
quasi ai piedi di un dio
per poter ammirare
scimmie spaziali
e l’inconsapevole recitare.
Lavori pesanti
stressanti affanni
alla conquista di un nulla
tutto per tutti.
Trovare una donna
creare famiglia
dar vita a figli
che saran figli
di nessun padre.
Padri fuggiti
scappati ovunque
lontani
spazi di anni incolmabili
in un solo momento
bisognerebbe
viverli tempo per tempo
al giusto istante.
Consigli lontani
da ormai fuori dal mondo
anziani.
Zanzare che pungono
altre zanzare.
Mare che si riversa
in altro mare.
Passaggio dell’acqua
da bicchiere a bicchiere.
Bottiglia a bottiglia
senza nulla a sperare.
Confusi.
Confusione totale.
E la luna
e il sole
e le rose
e le viole.
Girasoli.
Bandiere al vento
scimmie addestrate
a far loro il movimento.
Scimmie addestrate
a prender vento
a spingersi oltre
oltre i confini
a raggiungere un dio minore
che mira ad esser
quello maggiore.
Ascesa al potere
discesa dell’essere.
Sapere come ignorare.
Esplorazione di un universo
senza conoscere se stesso.
Guardare fuori
e non vedere dentro.

  • Utente:
    gasarivolta
  • Autore:
    GaSaRivolta
  • Data:
    22/08/2009 21:45:15
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