Dimentico delle ingiurie mie,
a te mi schiudo, vita dorata.
Del mio io solo tu le vie
Hai percorso, gita dannata:
ogni vortice, buio, rinascita
apparso e livido, così t’ho amata,
fosti caduta e crescita.
M’illusi di essere
Anche senza sentirmi
Eppur mi perdo
Guido e son cieco dell’io.
Non potevo allor credere
Se dicevi d’amarmi:
ardo
testimone sia Dio.
Distante, immobile lamento
D’eterna frustrazione nel rimpianto…
…è poesia di tormento:
tutto ciò ho distrutto, matto.