E mi ritrovo seduto
nel mio treno
tutto intorno gente
c’è chi viene
c’è chi va
alcuni ci sono sempre stati
e ci saranno
chissà per quanto .
Ad ogni stazione
qualcuno sale
qualcuno scende
ed io seduto
osservo .
A qualche stazione
sale qualcuno
che sa di speciale
inizi a guardare
poi a parlare .
A quella stazione
salì lei
la guardai
e poi le parlai ,
dopo poco
non era più il mio treno
divenne il nostro .
Incrociando gli sguardi
pensavamo
alla strada da fare ancora
insieme .
Pensavamo
forse di finire il viaggio insieme .
Stazione dopo stazione
fermata dopo fermata
si guardava fuori
oltre il vetro
vedevi chi scendeva
vedevi il motivo del suo andare .
Cambiavano i paesaggi
cambiavano le luci
cambiava il nostro umore .
Eravamo lì
era il nostro treno
per scelta mia
per scelta sua .
Stazione dopo stazione
alternanza di salite
e discese
sguardi nuovi
sguardi vecchi
ritrovati
persi lungo il percorso
del treno che cammina
incurante del bisogno
del tempo che occorre
a rendere piacevole
il viaggio .
Percorrendo il suo tragitto
si fermò
ad una solita stazione
per me nuova
per altri già nota .
Il nostro treno
divenne nuovamente
mio .
Lei scese
appena settecento
i chilometri trascorsi .
Lei scese
e dal vetro
vedevo il suo motivo
la sua ragione
che poi era mia
la sua colpa .
Salì su un altro treno
in quella stazione
e prima ancora che salisse
il treno già era loro .
Avrei voluto scendere
ma non avevo coraggio ,
avrei voluto fermarmi
un attimo in più
per parlare ,
ma il treno
rispetta la tabella di marcia
e riparte
ed ancora in viaggio
sempre seduto
mi osservo intorno
c’è sempre chi viene
c’è sempre chi va
ad ogni stazione .
Seduto
in calma apparente
facendo finta di niente
attendo
che salga qualcuno
che sia speciale
per trascorrere parte del mio viaggio
insieme
sul mio treno
questa volta solo mio.