Canzoni nell’aria, grida e balli di inedita ebbrezza,
gioia,
assolate conquiste,
serene acquisizioni,.
Io,
un mio pomeriggio, la mia vita,
il mio racconto di passione, vergogna,
ardore, menzogne e inutili verità.
Io,
una virgola fuori posto
in quel manoscritto divino
di vite umane.
Io
il banale racconto di una vita normale
e un passato,
che cannoneggia nell’aria.
Io,
le mie speranze,
le mie realtà,
l’essenziale variante alla solitudine.
Tutte un passato ancora presente nelle ore buie delle notti solitarie.
Sempre senza un nome, anonime figure di spessore,
tutte senza nome e con una storia da non raccontare,
tutte a dare un senso a pagine che scritte ripagano
la noiosa e retorica sfida all'ozio,
tutte senza destino, perché una è la vita da salvare.
Ed in questo momento è la mia o quella
di chi non ha più voglia di parlare.
Ora.
Ora è il momento di chiudere l’immaginario sipario, e
lasciarlo scivolare sulle stanche marionette che
hanno strisciato tra le parole e i fatti non detti
che sono stati raccontati.
Ora.
che si cantino canzoni nell’aria
di una sicura vita o di una presunta vita,
o che si taccia.
Ora!
