Nelle prime ore
un cercatore d’amore
nel suo peregrinare
s’imbatte in una casa in riva al mare
Vede due porte, una color rosso vermiglio, larga e maestosa
Ed una color del giglio, stretta e dal tempo erosa
alla prima porta, a bussare s’appresta
s’ apre d’un colpo e sorpreso s’arresta
cosa non vedon i suoi occhi
sembra d’esser nel paese dei balocchi
tavole imbandite in abbondanza
donne volteggianti nella danza
dai languidi occhi, invitanti,
forzieri, d’oro traboccanti
per chi entrava da quella porta
neanche la ruota di scorta
sarebbe mancata, né si sarebbe bucata
Il cercatore che povero era, quasi cedeva
Alla tentazione di entrare da quel portone
Si mise in ascolto del suo cuore:
"" non entrare, se non vuoi nel dolor eterno andare""
mi costa fatica rinunciare, ma non importa
chiudo questa porta a doppia mandata
ed apro la porta beata
“Che luce e che calore sento,
accompagnata da un mormorar di vento
O pace agognata a lungo cercata
Ora ti ho trovata, sei la mia amata, porta del mio cuor, dove vive il mio amor.
