Energia che si sprigiona
dalle emozioni che si subiscono
venti di mari di mali interiori
su rocce infinite
innalzate verso il cielo
e lune avanzate
d’un sistema solare finito
orbite ellittiche su piani teorici
e soli ad illuminar mari
a bagnar noi
semplici umani.
Stelle che illuminano l’infinito
nel finito nostro vedere
e non concepire
la grandezza reale delle cose
e lasciarsi andare
a nuove voglie
figlie di poche vissute cose
d’uno statico e pratico
andare avanti
noi energia messa insieme
un po’ per caso.
Infinitesime parti d’un infinito.
Uomini e donne che se la godono
che a guardare il cielo
c’è solo da vedere
l’immagine immobile d’un espansione troppo grande
inconcepibile.
Strazianti attimi
che ci infliggiamo
noi vittime di noi stessi
del nostro assurdo progresso dell’avere
inarrestabile regresso dell’essere.
