Di conseguenza

D’accordo, non perdere tempo
fare della vita…

Ma la certezza perduta?
e la nozione acquistata?

Di conseguenza lui si inaridisce
nella somma di un niente dopo l’altro

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    POLEMOS
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    POLEMOS
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    15/01/2011 22:42:10
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  • Ho fatto un po' fatica a seguire il discorso ma, nell'insieme, credo d'aver capito.

    Proprio oggi parlavo con una tirocinante, nella casa protetta dove sto ricoverata, di sua sorella che da due anni non fa nulla...la stessa cosa che mi è successa...o forse dovrei dire...che ho fatto accadere :-(
    Mariachiara (18/01/2011 14:21:18)
  • Grazie per aver commentato :). Quando scrivo “lui”, però, non intendo scrivere solo di me, ma di qualunque persona, compresa me sicuramente, che possa adottare questa tipologia di pensiero che porta ad una forma di inettitudine. Quando scrivo questi versi difatti tento di applicare un particolare schema cognitivo, un particolare modo di vedere e interpretare le cose, alla vita quotidiana. La cosa è molto divertente e, credo, utile. Per quanto riguarda il discorso della perdita sono d’accordo. Qualsiasi “scultura”, usando un tuo termine, qualsiasi identità e, dico io(perché no?)qualsiasi modello intellettuale è ciò che è perché lo è diventato. Non sto parlando, qui, di semplici sacrifici o perdite. Sono convinto che la nostra realtà strutturata è preselezionata sulla base del Valore, e in effetti per capire la realtà strutturata è necessaria una comprensione dei valori da cui deriva questa strutturazione. Pertanto la comprensione razionale che si può avere del mondo circostante o di noi stessi può modificarsi di minuto in minuto, man mano che si nota che una comprensione razionale diversa e nuova ha più Qualità (prendo un attimo in prestito questo concetto da un filosofo americano). La realtà non è più statica. Non è un insieme di idee contro le quali bisogna combattere o alle quali bisogna rassegnarsi. Quando si comprende davvero la realtà dinamica non si resta mai bloccati (o in termini psicologici non si cade mai in inettitudine): essa ha forme, ma le forme sono capaci di cambiamento. Mmmmmhhh...avrei altre cose da dire ma mi sono già dilungato abbastanza
    POLEMOS (16/01/2011 22:43:57)
  • Mi vien voglia di dirti...non farti troppe domande...vivi!

    E poi...forse perdere qualcosa potrebbe equivalere allo scalpellare di uno scultore per dare forma all'ammasso di marmo che ha davanti...
    Mariachiara (16/01/2011 11:42:43)

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