L'attesa - Ricordando mio padre

Là, dove il tempo finiva,
e quella strada,
sembrava, in corsa,
verso l'infinito,
cercavo, inutilmente,
nella sera,
due punti luminosi,

come chi cerca,
a tutti i costi e spera,
una candela accesa,
anche nel buio.

Sul greto della strada,
il traffico scorreva...

Ed io pregavo.

Poi...
Si accendeva una luce...

Ravvisavo la sagoma
di un uomo:
bruno, minuto...
dal passo spedito...

E, correndogli incontro.....
L'abbracciavo

e, mentre, l'abbracciavo,
avrei voluto dirgli:
“Papà, ti voglio bene.”

E, invece,
un nodo in gola,
mi bloccava:
“Pinuccia, che succede?!”
“Siamo state in pensiero
mamma ha pregato tanto
e noi, con lei.”

Tu sorridevi...
E per sdrammatizzare,
mi dicevi:
“Lo presentivo...”

Accostandomi al petto,
mi dicevi:
“Non è successo niente...
Ho perduto il biglietto.”

Sentivo nel tuo volto solare,
la poesia
e il vigor dei tuoi anni.

  • Utente:
    Giuseppina
  • Autore:
    Giuseppina Iannello
  • Data:
    31/12/2010 17:46:00
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